venerdì 8 agosto 2014

Da Biella a Pachino col "cinquantino": parte il Crazy Italian Rally




Sono 21 i partecipanti:
1 Nicolò C. (Biella) Piaggio Vespa 125cc
2 Irene V. (Biella) Piaggio Vespa 125cc
3 Gualtiero O. (Biella) Piaggio Vespa PX 150cc
4 Michela M. (Biella) Piaggio Vespa PX 150cc
5 Luca C. (Biella) Vespa 50cc
6 Andrea C. (Biella) Piaggio Vespa PK 125cc
7 Anna C. (Biella) Piaggio Vespa PK 125cc
8 Alberto C. (Biella) Suzuki GN 250cc
9 Maurge 66 (Biella) Red Rose 50cc
10 Paolo L. (Biella) Piaggio Vespa PX 125cc
11 Eleonora L. (Biella) Piaggio Vespa PX 125cc
12 Paolo B. (Genova) Piaggio Vespa Primavera 125cc
13 Diego B. (Alessandria) Fiat 900 Panorama (supporter)
14 Enrico T. (Biella) Piaggio Ape P-501 187cc
15 Simone S. (Biella) Peugeot X-fight 50cc
16 Gregorio F. (Biella) MBK Booster 50cc
17 Alberto F. (Biella) Ciao PX 50cc
18 Luca B. (Biella) Piaggio SI 50cc
19 Davide B. (Biella) Furgone (supporter)
20 Andrea D. (Biella) Piaggio SI 50cc
21 Enrico P. (Biella) Califfone 50cc.

Parte domani mattina da Tollegno (appuntamento alle 9 in Piazza Alpini d'Italia, partenza alle 10) alle porte di Biella, l'edizione 2014 del Crazy Italian Rally, "corsa" non competitiva che prevede la traversata della penisola italica da nord a sud con arrivo previsto a Pachino-Marzamemi in provincia di Siracusa dopo 1600 chilometri "across the boot" al massimo entro il 22 agosto.
"E’ un viaggio all’insegna dell’avventura - dicono gli organizzatori - che vi marchierà con un ricordo indelebile che racconterete per molti anni, prima ad amici e poi a figli e nipoti, oltre che un modo innovativo per vivere una vacanza low cost". Le regole sono semplici: i 1600 chilometri devono essere percorsi a bordo di veicoli a due o tre ruote, con cilindrata pari a 50cc (Vespa, Ape, Ciao, Califfone, Fifty..), i mitici cinquantini insomma, che hanno caratterizzato l’adolescenza di tanti. I meno audaci potranno compiere il viaggio utilizzando cilindrate superiori ma verranno inseriti in categorie differenti. Vige il divieto di percorrere le autostrade, ma la scelta del percorso è affidata totalmente ai partecipanti che potranno crearsi l'itinerario che più preferiscono affrontandolo da solo, in coppia o a gruppi.La festa ufficiale di presentazione inizialmente era prevista per oggi al Centro Sportivo Alba Marina, in collaborazione con il Galileo, ma l'ennesimo acquazzone ha obbligato all'annullamento: i mezzi che parteciperanno alla "gara" rimarranno esposti al Concept Uno, Enrico, racconta cosa è per lui il Crazy Italian Rally.
"Molti mi hanno chiesto perché io abbia deciso di affrontare questa piccola grande avventura. Lo faccio perché non ho paura di conoscere gente nuova, di affrontare i problemi che sicuramente sorgeranno durante il viaggio, di obbligarmi a condividere i momenti più intensi con altre persone, di incazzarmi o di rischiare di rimanere a piedi perché l’Ape ha deciso di abbandonarmi. Non sono appassionato di motori, e mai lo sarò, ma mettersi alla prova è l’unico modo per poter crescere. Partecipo al Crazy Italian Rally perché rifiuto l’idea di vacanza preconfezionata, non voglio 'venire viaggiato', essere trasportato come un pacco e, all’arrivo, subire la liturgia standardizzata del 'cocktail di benvenuto', del 'risveglio muscolare', dello 'spettacolo degli animatori'; sono un uomo, non un cliente. La vacanza la devo vivere. Credo che si dovrebbe riscoprire il viaggio come modo di fare vacanza e non come esclusivo momento di noioso trasporto del proprio corpo da un luogo ad un altro, possibilmente condito dalle più varie distrazioni. Parto con gli amici di sempre, altri lo diventeranno, la nostra vacanza inizierà mettendo in moto i nostri mezzi a due e tre ruote e durerà fino a quando (forse) li riporremo nel garage di casa dopo avere vissuto nel profondo ogni più piccolo istante del viaggio: sarà un viaggiare 'dentro', non solo un viaggiare 'verso' e questa esperienza condivisa ci permetterà di riscoprire lati deboli e forti del nostro carattere. Viaggeremo dentro noi stessi e dentro l’Italia, ogni angolo del Bel Paese che toccheremo sarà un po’ nostro perché portando il Crazy Italian nelle Langhe, alle Cinque Terre, fra le colline toscane, sul litorale laziale, in Campania, Calabria, Sicilia e ovunque passeremo, qualcosa di noi resterà lì e qualcosa di quei luoghi resterà in noi. Torneremo cambiati, anche se non ce accorgeremo. Saranno il caldo, la nausea da vibrazioni del bolide che ci trasporta, la stanchezza, gli imprevisti, le discussioni a dare valore e rendere unica questa esperienza e le risate e gli abbracci che ci scambieremo, l’assenza di orari e regole di 'bon ton', la spensieratezza e la mancanza di programmi saranno la bella cornice di questa esperienza, che definire semplicemente vacanza è, forse, riduttivo.  Tutti noi avremo qualcosa da raccontare al nostro ritorno, qualcosa che avrà lasciato un segno nei nostri ricordi perché sarà unica e vissuta nel profondo".