Ma cos’è la fotografia artistica e/o concettuale?
In parole comprensibili è quando in uno scatto ci metti del
tuo, un aggiunta di personalità, di fantasia, senza badare all’aspetto
prevalentemente tecnico ( soggetto, regola
dei terzi, luce, profondità di campo, etc. etc.) La fotografia concettuale è un tipo di
arte fotografica che inizialmente viene concepita nella mente del fotografo e
poi messa in scena per realizzare e comunicare tale visione.
Questo
tipo di fotografia è l'opposto del fotogiornalismo, in cui il fotografo cattura
immagini reali così come avvengono in quel momento, senza alcuna manipolazione.
L’artistica o concettuale è molto più intenzionale e mira ad un risultato
specifico nella mente di chi guarda, così come avviene con un dipinto.
La tecnologia ha permesso alla fotografia concettuale di diventare più surreale, permettendo al fotografo di unire immagini ed oggetti che altrimenti non sarebbe possibile accostare.
La tecnologia ha permesso alla fotografia concettuale di diventare più surreale, permettendo al fotografo di unire immagini ed oggetti che altrimenti non sarebbe possibile accostare.
La fotografia venne per la prima volta considerata nel Regio decreto, legge 28 ottobre 1925 n.1949. Questo decreto indicava le
fotografie quali opere dell'ingegno a pieno titolo, ritenendo così che
qualunque fotografia potesse essere tutelata.
La fotografia
artistica fa parte di questa categoria di opera protetta dall'art. 2 al 7 della legge n. 633/1941
aggiunti successivamente nel D. Lgs 518/92. Al pari delle altre opere
dell'ingegno creativo, l'opera fotografica è tutelata secondo diritti morali e
patrimoniali spettanti in primo grado al fotografo. Ai sensi degli artt. 12 e
seguenti infatti, il fotografo ha il diritto di utilizzare economicamente
l'opera in ogni forma esercitando su di essa numerose facoltà: riproduzione e
duplicazione, trasformazione ed elaborazione, distribuzione,
commercializzazione, diffusione, comunicazione e messa a disposizione del
pubblico, esibizione, noleggio e prestito. Se si tratta di opera creativa la
durata del diritto è pari a 70 anni dalla
morte dell'autore, ed è coperto dalle norme vigenti per le opere protette dal
diritto d'autore. Per essere protetta da tale diritto è sempre obbligatoria la
citazione del nome del fotografo.
Le “semplici fotografie” invece, sono “le immagini di persone
o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, ottenute col
processo fotografico o con processo analogo, comprese le riproduzioni di opere
dell'arte figurativa e i fotogrammi delle pellicole cinematografiche”. In tal
caso la durata del diritto è di 20 anni (art. 92) dalla data di produzione.
Per me: la fotografia artistica è una via di mezzo tra
pittura e poesia.
Dipingo fotografie di colori emozionali, dove il mio sentire
poetico si fa strada e si sposa perfettamente con il digitale.
Dipingo in astratto fotografico usando come base fotografie
“reali” e trasformandole in un quadro nuovo e dinamico, fantasioso che esprime o
evoca il mondo dell'inconscio, quindi, rappresenta quella dimensione psichica contenente pensieri, emozioni, istinti.
E’ una visione onirica, l’ incanto
meraviglioso di speranza che prende forma e desta stupore, in chi ama questo
genere di arte.