TE DONNA SENZA CORAGGIO
Perché ti temo uomo
perché distruggo me stessa
nell’attesa inutile
che tu ritorni
perché mi struggo
nei turbini dell’illusione
pensandoti altrove
quando già so dove vai
e dove sei
Perché ti temo uomo
perché distruggo me stessa
nell’attesa inutile
che tu ritorni
perché mi struggo
nei turbini dell’illusione
pensandoti altrove
quando già so dove vai
e dove sei
perché mi anniento e sopporto
Il sapore amaro delle lacrime
è diventato mio compagno,
quasi lo amo,
mi tiene compagnia
quando non ci sei
e con lui spero
mi parla e mi dice
“vai prendi il volo”
ma è così difficile
così pesanti le mie ali
rapprese nei timori
di ferire
di colpire
di scoprire.
Perché ti temo uomo
perché mi ostino
a volerti amare
perché non si rifiuta il cuore
a dover soffrire
e non prende quella decisione
alleggerendomi l’anima,
perché non riesco a partire
e questi piedi rimangono incollati
al pavimento di questa casa
ormai senza fondamenta,
non riconosco più la mia identità
perché la mescolai con la tua uomo
non rispetto più la mia dignità
perché rispetto di più quel contratto
che ci legò
perché è l’ultimo nodo
a cui ancora mi aggrappo,
ma ormai non ha senso
nulla ha più senso
nulla ha più valore
nemmeno io ne ho
pezzo di carne scartata.
Entri nel silenzio della notte
hai addosso un altro profumo
ti stendi e mi dai le spalle
ignori le mie lacrime
ignori la mia presenza,
perché ti temo uomo
vorrei avere la rabbia dentro
e lacerarti il cuore
stringo forte il coltello
che ho conficcato nel petto
vorrei trovare la forza
di estirparlo da me
e conficcarlo in te
…
sarebbe la mia buonanotte,
chiudo gli occhi e sogno
che tutto questo finisca.
Il sapore amaro delle lacrime
è diventato mio compagno,
quasi lo amo,
mi tiene compagnia
quando non ci sei
e con lui spero
mi parla e mi dice
“vai prendi il volo”
ma è così difficile
così pesanti le mie ali
rapprese nei timori
di ferire
di colpire
di scoprire.
Perché ti temo uomo
perché mi ostino
a volerti amare
perché non si rifiuta il cuore
a dover soffrire
e non prende quella decisione
alleggerendomi l’anima,
perché non riesco a partire
e questi piedi rimangono incollati
al pavimento di questa casa
ormai senza fondamenta,
non riconosco più la mia identità
perché la mescolai con la tua uomo
non rispetto più la mia dignità
perché rispetto di più quel contratto
che ci legò
perché è l’ultimo nodo
a cui ancora mi aggrappo,
ma ormai non ha senso
nulla ha più senso
nulla ha più valore
nemmeno io ne ho
pezzo di carne scartata.
Entri nel silenzio della notte
hai addosso un altro profumo
ti stendi e mi dai le spalle
ignori le mie lacrime
ignori la mia presenza,
perché ti temo uomo
vorrei avere la rabbia dentro
e lacerarti il cuore
stringo forte il coltello
che ho conficcato nel petto
vorrei trovare la forza
di estirparlo da me
e conficcarlo in te
…
sarebbe la mia buonanotte,
chiudo gli occhi e sogno
che tutto questo finisca.