Attentati a Parigi: “È la profezia di Oriana Fallaci sull’Islam”
"Parigi è persa: qui l'odio per gli infedeli, è sovrano e gli imam vogliono sovvertire le leggi laiche in favore della sharia". Questa è solo una delle frasi, tratte da interviste, libri, dichiarazioni di Oriana Fallaci.
La forza della ragione
"Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l'Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l'affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l'arsenico nella minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell'Avvenir è contro Ragione. E contro Ragione anche sperare che l'incendio si spenga da sé grazie a un temporale o a un miracolo della Madonna".
Il nemico che trattiamo da amico
"Il Corano non mia zia Carolina che ci chiama «cani infedeli» cioè esseri inferiori poi dice che i cani infedeli puzzano come le scimmie e i cammelli e i maiali. È il Corano non mia zia Carolina che umilia le donne e predica la Guerra Santa, la Jihad. Leggetelo bene, quel «Mein Kampf», e qualunque sia la versione ne ricaverete le stesse conclusioni: tutto il male che i figli di Allah compiono contro di noi e contro sé stessi viene da quel libro. È scritto in quel libro".
La rabbia e l'orgoglio
"Intimiditi come siete dalla paura d'andar contro corrente cioè d'apparire razzisti (parola oltretutto impropria perché il discorso non è su una razza, è su una religione), non capite o non volete capire che qui è in atto una Crociata alla rovescia. Abituati come siete al doppio gioco, accecati come siete dalla miopia, non capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione. Una guerra che essi chiamano Jihad. Guerra Santa. Una guerra che non mira alla conquista del nostro territorio, forse, ma che certamente mira alla conquista delle nostre anime. Alla scomparsa della nostra libertà e della nostra civiltà. All'annientamento del nostro modo di vivere e di morire, del nostro modo di pregare o non pregare, del nostro modo di mangiare e bere e vestirci e divertirci e informarci. Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po' più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto. E con quello distruggerà la nostra cultura, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i nostri valori, i nostri piaceri".
Una strage in Italia?
La strage toccherà davvero anche a noi, la prossima volta toccherà davvero a noi? Oh, sì. Non ne ho il minimo dubbio. Non l'ho mai avuto. E aggiungo: non ci hanno ancora attaccato in quanto avevano bisogno della landing-zone, della testa di ponte, del comodo avamposto che si chiama Italia. Comodo geograficamente perché è il più vicino al Medio Oriente e all'Africa cioè ai Paesi che forniscono il grosso della truppa. Comodo strategicamente perché a quella truppa offriamo buonismo e collaborazionismo, coglioneria e viltà. Ma presto si scateneranno. Molti italiani non ci credono ancora. Si comportano come i bambini per cui la parola Morte non ha alcun significato. O come gli scriteriati cui la morte sembra una disgrazia che riguarda gli altri e basta. Nel caso peggiore, una disgrazia che li colpirà per ultimi. Peggio: credono che per scansarla basti fare i furbi cioè leccarle i piedi.
Oriana Fallaci è stata una scrittrice, giornalista e attivista italiana. Partecipò giovanissima alla Resistenza italiana e fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualità di inviata speciale.
I suoi libri: http://www.lafeltrinelli.it/libri/oriana-fallaci/216813
In una quartina del libro di Nostradamus, si legge:
“La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti….poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere”. E a questo proposito ecco un altro passo tratto da Le Profezie: “Ci saranno tanti cavalli dei cosacchi (popolazioni nomade tartare che abitavano nelle steppe russe) che berranno nelle fontane di Roma“.
Come se non bastasse, Nostradamus aggiunge:
"Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. (…) Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più…”.
È chiaro che siano solo parole scritte ben cinque secoli fa, ma oggi risuonano inquietanti.
Nato in Francia nel dicembre 1503, Nostradamus è ampiamente conosciuto come “profeta di morte”, perché molte delle sue visioni sono state associate con la morte e la distruzione. Gli esperti ritengono che le profezie di Nostradamus predissero il “regno” di Adolph Hitler, la Rivoluzione francese,l’incidente dello space shuttle Challenger, il grande incendio di Londra, e gli attacchi del 11 Settembre 2001 . Nostradamus aveva deciso di tradurre tutte le sue profezie in un libro pubblicato nel 1555 intitolato “Le Profezie”.Le profezie di Nostradamus sono state studiate per secoli da grandi studiosi e oggi molte di queste profezie rimangono ancora un mistero indecifrabile.