.....Oggi è l'8 marzo...festa della donna....mi sento fortunata.
Ho accanto un uomo, che mi ama e che mi rispetta...
Sono nata in un paese, in cui le donne non vengono trattate peggio di bestie.
Posso esprimere la mia opinione, senza venir azzittita.
Vivo la mia esistenza, con tranquillità.
Penso...
alle migliaia di donne che vengono violentate dal proprio marito e non solo fisicamente...penso alle donne costrette a praticare l'infibulazione, a quelle che piangono, perchè non sono libere, perchè vivono un'esistenza priva di calore e l'unico colore che hanno addosso.... è quello dei lividi .
Ecco a ciò che penso.
8 marzo festa della donna....mi stringo accanto a te, che combatti ogni giorno per la tua libertà....
Raffaella Amoruso
Nel 1908 a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme.
- foto presa dal web --
Ho accanto un uomo, che mi ama e che mi rispetta...
Sono nata in un paese, in cui le donne non vengono trattate peggio di bestie.
Posso esprimere la mia opinione, senza venir azzittita.
Vivo la mia esistenza, con tranquillità.
Penso...
alle migliaia di donne che vengono violentate dal proprio marito e non solo fisicamente...penso alle donne costrette a praticare l'infibulazione, a quelle che piangono, perchè non sono libere, perchè vivono un'esistenza priva di calore e l'unico colore che hanno addosso.... è quello dei lividi .
Ecco a ciò che penso.
8 marzo festa della donna....mi stringo accanto a te, che combatti ogni giorno per la tua libertà....
Raffaella Amoruso
Nel 1908 a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme.
- foto presa dal web --