giovedì 18 ottobre 2012

POST DA BLOG AMICI: TONINA PERRONE

ALLA RICERCA DELL’ULTIMO TASSELLO- Un Amico

by Tonina Perrone

Un raggio del nuovo giorno  si è fatto strada tra le fronde degli alberi raggiungendola .
Apre gli occhi, di colpo le scene della sera precedente le tornano in mente.
Si alza, scruta intorno per scorgere il lupo.
Sorride, pensa che è stato tutto un sogno.
Si  volta di scatto, eccolo!.
Sembra una statua è immobile .
Gli amici ti guardano le spalle e quel lupo argentato è lì per proteggerla, è il suo nuovo amico.
- Ti devo dare un nome, ma quale? Se tu devi stare sempre con me sarai la mia ombra, quindi ti chiamerò Ombra.
Il lupo corre da lei  sembra aver capito, si distende ai suoi piedi.
Sorride può finalmente parlare con qualcuno.
- Ombra andiamo devo trovare un torrente per rinfrescarmi   il viso, bere, trovare delle bacche da mangiare .
Si arrampica rassicurata dalla presenza del nuovo amico .
Ombra avanza,  si ferma, attende e non prosegue se prima Mara non lo raggiunge .
Tra i due ci sono degli scambi di sguardi di grande complicità, come fanno gli amici di vecchia data .
Arrivano sulla sommità della collina, lei guarda ciò che sta per lasciare alle sue spalle, una lacrima scende furtivamente, il vento l' asciugherà.
Guarda il suo mare, da lontano la furia delle  onde non fa paura.
Il faro quasi si confonde con i colori del mattino e la lontananza sminuisce la sua imponenza .
Il suo sguardo si perde nell’immensità dell’orizzonte.
Ombra avvicina il suo muso umido al mano alla ricerca di una carezza  o forse per consolarla.
Basta il passato è passato, il suo cuore vuole andare avanti .
Comprende che questo viaggio estremo è una prova, non sa cosa c’è oltre la collina, ma vuole arrivare …Guarda la vetta lontana della montagna. Sussurra al vento alcune parole scritte anni prima nel suo diario, con voce commossa, ma decisa:
- Risorgerò …
dalle ceneri risorgerò!
Tornerò a guardare
la luce del sole
senza il velo delle lacrime.
Ho ancora forza in me
per arrampicarmi
sul pendio impervio
della vita.
Le mie unghie sanguineranno
conficcandosi nella roccia…
ma non mi fermerò.
Il mio cuore
batterà forte
scandendo
la mia rabbia,
il mio dolore,
ma soprattutto
la mia voglia di vivere.
Arriverò lassù sulla vetta…
e quando guarderò il sorgere
del sole …sarò sola…
non importa …ma io
manterrò la promessa
fatta con il cuore
dettata da un amore…
un amore eterno,
almeno per me.
Le mani asciugano rivoli salati  e la sua voce di disperde nell’aria.
Ombra è appiccicato alle sue gambe immobile come una sentinella .
Accarezza quella creatura fantastica che Mente divina le ha messo accanto e senza aprire bocca iniziano a correre sul sentiero .
Il dislivello è notevole e il sentiero è molto tortuoso, la corsa si riduce in una affannosa salita .
Nel cammino il suo corpo è proteso in avanti e le sue mani afferrano le radici degli alberi usandole come appigli .
Ombra è sempre un passo davanti a lei .
Lui comprende quando deve: fermarsi,  tornare indietro per incoraggiarla o  spronarla con un suo ululato.
Il tempo passa e Mara sente la fatica; ormai sono distanti la costa  e il suo mare .
Stremata, assetata, affamata si getta a terra. Il suo respiro è affannoso, ha fame d’aria , ha chiesto troppo al suo corpo e ora manda i segnali di crollo.
Lo sfinimento la fa assopire. Senza rendersene conto si trova intrappolata in un sogno…
<<- Ombra dove sei ? Non correre . Perché non mi aspetti ?
Guarda le sue mani sono piene di sangue.
 Il lupo continua a correre senza di lei .
Un’ ombra nera le si para davanti ostacolando il cammino.
Raccoglie un arbusto secco da terra per difendersi e grida con tutto il fiato che ha in corpo:- Ombra aiutooooooooo!!!
Lui si volta resta immobile poi svanisce nella nebbia che sta scendendo.
- Perché mi stai lasciando ? Perché?
Grida lambendo il ramo verso quell’ombra che la minaccia , vuole avvolgerla.
Di colpo i rumori e i colori  della notte . Intorno a lei tutto è tetro, non capisce dove deve andare .
Un urlo squarcia il cuore  del buio .
Artigli possenti l’afferrano sollevandola .
Sente il vento sul viso , le sue narici si allargano per incamerare aria pura, apre gli occhi e in lontananza vede la luce del faro, alza lo sguardo, una immensa aquila la sta trasportando.
Terrorizzata pensa:-Dove mi stai portando?
Ai suoi piedi l’intera vallata, il volatile la sta portando verso la montagna della luce.
Il suo volo rasenta gli alberi, i raggi della luna illuminano una radura poi… giù, precipita.
Agita gli arti nel vuoto,  grida, il terrore è in lei e la certezza della fine.>>
Qualcosa di caldo, appiccicoso, le  imbratta il viso .
Apre gli occhi :- Ombra! – piange abbracciando il lupo, il quale continua a leccarle il volto.
Comprende di aver fatto solo un brutto sogno anche se non percepisce il significato di quelle minacce oniriche .
Si rialza, Ombra scodinzola felice.
Non si è accorta di essere quasi sulla sommità della seconda collina .
Corre felice .
Lo stupore trasforma la luce dei suoi occhi dandole un’espressione da  Alice nel paese delle meraviglie .
La radura del sogno!
Il suo sguardo accarezza incantato un paesaggio splendido:
prati verdeggianti,  a destra un torrente, a sinistra un fitto bosco dal quale giungono canti melodiosi di stormi canterini.
Guarda Ombra :
- Dove andiamo amico mio verso il torrente o verso il bosco??
Il cane senza esitazioni si dirige verso l’acqua.