giovedì 31 maggio 2012

DUE PAROLE SU: IL CURATORE EDITORIALE

 Sempre a caccia di talenti.


Nel settore librario, il curatore opera in due diverse direzioni:
  1. Esistono i "cacciatori di autori" o talent scout che non solo leggono manoscritti e ne sollecitano la pubblicazione con l'editore, ma cercano nuovi autori da lanciare sul mercato, partendo da qualunque luogo di espressione scritta, ideando e inventando anche i titoli dei libri o delle antologie.
  2. Oltre ai cercatori di talento, in generale il compito del curatore è anzitutto mantenere i rapporti con l'autore per conto della casa editrice, assicurandosi che il materiale ricevuto sia conforme alle aspettative dell'editore, verificare e correggere i testi (non in termini di refusi, poiché questo compito spetta al correttore di bozze) ed evidenziare carenze o aggiustamenti, affinché il libro assuma la forma finale per la pubblicazione, nel rispetto degli standard contenutistici e formali stabiliti per la collana nella quale la pubblicazione sarà inserita.
  1. Nella sua quotidianità per il curatore sono fondamentali, nell'approccio al testo, alcune regole gergalmente definite delle 4 C: Coerenza, chiarezza, chiusura, correttezza.


    • Coerenza

    La coerenza in relazione al contenitore (libro, pagina web, fascicolabile, guidistica etc) in cui è inserito si esprime con un linguaggio appropriato rispetto al pubblico a cui si rivolge lo scritto.

    • Chiarezza

    La chiarezza riguarda l'esposizione che deve essere quanto più semplice e comprensibile possibile; il testo deve presentare un incipit che introduca la tesi, uno svolgimento e una sintesi che faccia tornare il lettore all'incipit e lo giustifichi.

    • Chiusura

    La chiusura è che siano presenti titolo, occhiello, sommario, testatine, titoletti e formattazione adeguata a seconda dell'opera

    • Correttezza

    Il rapporto fra curatore e autore è naturalmente dialettico, o in parole più semplici, conflittuale. Spetta al curatore infatti l'ingrato compito di insistere con l'autore perché apporti le modifiche che ritiene necessarie. 

    Questo confronto fra autore e curatore non è finalizzato all'omologazione dell'opera o a una patologica volontà di dominio da parte della casa editrice, ma serve ad aiutare l'autore a dare il meglio di sé, offrendo spunti perché il libro giunga al lettore quanto più completo, autorevole e piacevole possibile.

     Il curatore editoriale, una figura fondamentale che assiste l'autore, anche se in Italia la sua  figura  è assai  meno delineata. I requisiti fondamentali sono: una certa dose di fortuna e molta molta molta pazienza, ma ancor più passione. Troviamo una figura dalle mansioni simili anche all'interno delle redazioni giornalistiche.  Non esiste un vero e proprio percorso formativo "necessario." Sicuramente, si hanno più "chance" con un certo tipo di formazione: la maturità classica o, meglio, la laurea in Lettere sono preferibili. E' bene conoscere almeno una lingua straniera ed i più comuni strumenti informatici.
    Esistono numerosi corsi di formazione post-scolastica in editoria per coloro che intendano avviarsi alla professione del Redattore/Curatore/Direttore, o comunque lavorare nel campo dell'editoria.


    Raffaella Amoruso