mercoledì 30 aprile 2014

CONSIDERAZIONI

Valutiamo un attimo il discorso presentazioni/pubblicità: personalmente non credo molto nelle presentazioni dei libri. Per esperienza ho visto che le persone partecipanti sono sempre poche, almeno qui, a Biella, bisogna "attirarle" anche con altro, esempio musica, mostra ecc. Poi, io sono di Biella è piuttosto inutile presentare un libro qui, di un autore di Bologna per fare un esempio. Preferisco inviare copie all'estero,che verranno esposte in biblioteche importanti di Istituti di cultura o accademie di letteratura, letti da persone quindi competenti. E chissà, magari ci scappa anche qualcosa di positivo per l'autore; è comunque senz'altro una possibilità in più che le case editrici in genere non offrono. Io lo faccio semplicemente perché prima di tutto sono un'autrice. E poi, francamente penso che ogni autore si deve prendere le proprie responsabilità e darsi da fare come meglio crede, per vendersi le proprie copie, fare presentazioni se lo ritiene opportuno, nella propria città. Io posso dare il via ad una manciata di fiducia necessaria per poi continuare da solo. La pubblicità, invece viene fatta tramite web, da me e dalla casa editrice. Posso sicuramente divulgare la notizia tramite giornali, ma sempre e solo zonali quindi, a che serve all'autore se non vive nella mia città. Anche qui l'autore diventa protagonista e se lo desidera, può sicuramente divulgare la notizia dell'avvenuta pubblicazione tramite radio, tv o altro della propria città. Io sono qui anche per chi desidera pubblicare libri singoli, deve però fare la sua parte , tutti noi autori dobbiamo fare la nostra parte.
Perché nascono le antologie? Perché ci sono persone che non possono spendere troppo; perché vogliono comunque mettersi in gioco e usano il mezzo antologia per uscire dal guscio, spendendo molto, molto meno rispetto alla pubblicazione di un libro singolo ... facendosi conoscere in ogni parte d'Italia (così è con le mie antologie) e ora anche in alcune parti del mondo.
Questo è assolutamente positivo, assolutamente! Dare forza alle persone è stupendo. Alcuni poi proseguono l'iter con me, altri vanno avanti da soli. E non è magnifico tutto ciò?!

venerdì 25 aprile 2014

Aculei spilli di Raffaella Amoruso




“Nasce da una crisi profonda la voglia di emergere.
Necessità vitale di rimettersi in gioco.
La crisi, economica, mentale che tangibile vive, dentro ad ognuno di noi, ci porta inevitabilmente a riflessioni profonde.
Questo libro nasce spontaneo: domande, meditazioni, considerazioni di chi, come me, non vuole arrendersi.
Dedicato a chi desidera, ancora e sempre, rischiare, esporsi e confrontarsi con grinta e passione, volontà e fermezza. E se distanze mentali ci sono e ci sono, orgogliosamente vado avanti, così come sempre ho fatto, donando il massimo di me in ogni occasione, consapevole che le distanze mentali non si accorceranno, ma sicura, che altre anime, cocciute e determinate, al mio fianco troverò.”
Raffaella Amoruso

ACULEI SPILLI

Rivendica in qualche modo il potere sconfinato della parola la recente opera poetica di Raffaella Amoruso,
Aculei Spilli, il cui titolo, iterando due sostantivi pungenti, vulneranti, bene prelude al suo carattere e ai suoi intenti.
La silloge, la cui impaginazione prevede una pagina di pausa e di “rispetto”, senza testo e numerata, prima di ciascuna composizione poetica, accorgimento questo non privo di una sua valenza espressiva, è formata da una cinquantina di liriche monostrofiche senza titolo (in genere dalla terzina alla sestina) composte da versi brevi ( solitamente dal ternario al settenario) che colgono e traducono l’essenza di un momento di vita, una sensazione, una percezione, un moto emotivo, un pensiero, uno stato d’animo, una suggestione, declinandoli, in un’eterogenea varietà stilistica, lungo molteplici registri in una lucida rappresentazione della realtà, umorale e disadorna, sull’ala di un empito sdegnoso e risentito, intriso di amarezza, che tutto ridimensiona a resto frammentato, a peso residuale.
Un realismo pluriforme e politonale venato dal disagio di un periodo di “spleen” e di disillusione.
Sorprende rinvenire questo clima poetico in Raffaella Amoruso, in altre opere conosciuta per il lirismo semplice e sorgivo, confidente e solare.
Così ci s’imbatte in invettive veementi o a composizioni di taglio epigrammatico quando non epigrafico, alternate ad altre visionarie oppure sentenziose e oracolari quando non apocalittiche, ad altre meditative e “filosofiche”, ad altre di erotica fisicità, ad altre ancora elegiache e commosse, non disdegnando di tanto in tanto placanti aperture liriche di idilliaca descrittività.
La lingua e lo stile sono, come detto, alquanto alterni:
a volte rifiniti e ricercati ma, a tratti, di gusto granguignolesco, diretti, espliciti fino ad apparire brutali e truculenti.
Ma é proprio l’insieme di questa varietà contenutistico-formale la cifra e, tutto sommato, la risorsa maggiore della raccolta poetica.
Nella sua genesi rapida e bruciante, spontanea ed estemporanea, nell’ampia varietà dei temi e delle modulazioni che la informano, nella spregiudicatezza talora ruvida dei toni, nell’incoercibile urgenza liberatoria che la governa e la sospinge, Aculei Spilli, questa rapsodia intimistica e corrucciata, pur nella sua alternanza stilistica e nella discontinuità formale, si propone come un’opera poetica dirompente e conturbante ma, prima d’ogni altra cosa,
profondamente vera.


Luciano Domenighini

giovedì 24 aprile 2014

COMUNICATO BLOG

Lettura di dittico Poetico 

Poesie di Emanuele Marcuccio e Raffaella Amoruso

la Poesia in questione è: "Canto d'amore"


Sintonizzati giovedì 15 maggio alle ore 21.00 su Radio Italia 

Uno - sul sito trovi le frequenze  o potrai ascoltarla 

direttamente in streaming (www.radioitaliauno.org) per 

ascoltare il dittico Marcuccio-Amoruso. 





Radio Italia Uno



www.radioitaliauno.org

giovedì 17 aprile 2014

ALLARME SANITARIO : EBOLA CODICE ROSSO

L’Oms lancia l’allarme: «Il ceppo attivo in Guinea molto cattivo, letale per 9 su 10» L’epidemia durerà altri 3-4 mesi. Alto il rischio che il virus arrivi in Europa


di Mario Pappagallo

http://www.corriere.it/salute/14_aprile_09/ebola-codice-rosso-aeroporti-europei-118-vittime-africa-1b92521e-bfba-11e3-a6b2-109f6a781e55.shtml
La durata dell’epidemia
Non esiste cura, l’isolamento e l’attesa di una auto-guarigione sono le uniche armi disponibili. «L’attuale esplosione di focolai in Guinea e Liberia è tra le più difficili mai affrontate e potrebbe proseguire ancora per 3-4 mesi», dichiara il vice direttore generale dell’Oms Keiji Fukuda. L’epidemia in Guinea, inoltre, sta generando per la prima volta il timore che il virus possa varcare i confini continentali e avviare il suo diffondersi anche in Europa. In circa 40 anni dalla sua scoperta, contagi circoscritti a piccoli focolai in Africa centrale hanno colpito, complessivamente, un migliaio di persone in aree rurali. La novità, estremamente negativa, è il suo arrivo nelle città. In grandi e popolose metropoli, come la capitale della Guinea e altri centri abitati di Sierra Leone, Liberia, Senegal. Dove è difficile isolare gli infettati e dove il virus può espandersi a macchia d’olio. Così il numero dei possibili contagi sale in modo esponenziale: milioni le persone a rischio.


E GLI SBARCHI CONTINUANO ...

Augusta: "Si rischia un'emergenza sbarchi quotidiana". Così Fratelli d'Italia

Augusta: "Si rischia un'emergenza sbarchi quotidiana". Così Fratelli d'Italia
27 Marzo 2014






Continua ad Augusta il problema degli sbarchi d'immigrati. Stando a quanto riferisce Fratelli d'Italia, la provincia aretusea rischia di diventare la "nuova Lampedusa".
Adesso migliaia di augustani si rendono conto che, purtroppo, avevamo previsto bene: la nostra città sta diventando la nuova Lampedusa! Siamo al collasso, ma Renzi e Alfano non se ne curano, alimentando gli appetiti di una cricca di speculatori ed affaristi (spesso travestiti da buonisti dell'ultima ora) eccitati dal nuovo business del “caro immigrato”. Questo è quanto vuole comunicare "Fratelli d'Italia" in merito al problema dei continui sbarchi verificatisi negli ultimi tempi ad Augusta. 
Ecco cosa chiedono:
Azioni concrete dal primo istante: l'interrogazione alla Commissione Straordinaria che guida il Comune, la successiva interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro dell'Interno, da ultimo il coinvolgimento dell'intera Deputazione nazionale del Partito e del Coordinatore regionale Sandro Pappalardo. Dal 10 febbraio, data in cui l'on. La Russa ha presentato l'interrogazione alla Camera, ad oggi ancora nessuna risposta da parte del Ministro Alfano, che intanto sabato farà passerella a Siracusa. Il problema degli immigrati non si risolve aprendo le nostre frontiere a fiumane di sbandati, che non siamo più in grado di accogliere nella prospettiva di un futuro dignitoso, visto che i governi che si succedono non sono in grado di garantirlo neppure agli Italiani.
Questa invece la soluzione proposta:
Il rimedio c'è e consiste nel blocco navale dei porti da cui si organizza la criminale tratta dei clandestini. Si richieda di modificare i termini della dispendiosa operazione "Mare Nostrum", che dovrà servire a scortare i barconi degli scafisti nei porti di partenza nordafricani (peraltro assai più vicini, visto che le nostre navi arrivano fin quasi alle coste libiche!) e di certo non verso un porto commerciale e militare strategico come il porto di Augusta; si richieda inoltre di introdurre il criterio per il quale nessun centro di accoglienza può sorgere laddove già disoccupazione, inquinamento e debiti vessano la comunità locale.I paventati centri di accoglienza generano rischi per l'ordine, la sicurezza e la sanità pubblica ormai evidenti. Rischiano di vanificare ogni prospettiva di rilancio turistico, scoraggiare l'iniziativa imprenditoriale privata e azzerare il valore di case e terreni nei comuni interessati.
Infine per i buonisti a tutti i costi ed i missionari in servizio permanente non mancherebbe l'alternativa: i primi aprano le case ai nostri disoccupati e sfrattati; i secondi vadano ad aiutare i migranti nei loro Paesi di origine.


Immigrazione, Alfano: «Problema strutturale e non più emergenziale»

Intanto l’Oim chiede chiarimenti sulla morte del giovane gambiano avvenuta due giorni fa nel centro di Siracusa

CATANIA - Il ministro dell’Interno Angelino Alfano torna sulla questione immigrazione nel corso di un’informativa alla Camera. «Ancora per molti decenni dovremo misurarci col problema immigrazione –dice – data la natura strutturale e non più emergenziale del fenomeno. C'è una mutazione delle cause storiche dei flussi: prima erano la povertà e le prospettive di una vita migliore, ora la causa primaria è l'instabilità politica dei Paesi africani». Immediate le proteste della Lega. I deputati hanno interrotto l'informativa del ministro esponendo cartelli che invitavano Alfano a dimettersi. 

Salute
lunedì, aprile 14th, 2014

Ebola, gli esperti insistono: “Nessun rischio in Italia”. Ma cresce la fobia

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Virus Ebola al microscopio (foto governo Usa, pubblico dominio)
Inizia ad espandersi anche in Italia, nonostante un comunicato di qualche giorno fa del ministero della Salute, che tendeva a rassicurare sul rischio contagio, la fobia per l’espandersi al di fuori degli Stati dell’Africa equatoriale del virus Ebola. “Il rischio di infezione per i turisti, i viaggiatori in genere ed i residenti nelle zone colpite, è considerato molto basso se si seguono alcune precauzioni elementari”, aveva spiegato il ministero, ricordando di aver “dato per tempo disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali” oltre a “indicazioni affinché il rilascio della libera pratica sanitaria alle navi che nei 21 giorni precedenti abbiano toccato uno dei porti dei Paesi colpiti avvenga solo dopo verifica, da parte dell’USMAF, della situazione sanitaria a bordo”.
Rassicura inoltre Massimo Galli, professore di Malattie Infettive all’Università di Milano, interpellato dal ‘Sole24ore’: “Ebola non si trasmette con l’efficienza del virus dell’influenza per via aerea, ma solo per contatto stretto con sangue, fluidi corporei – vomito, urina, feci – della persona colpita o dell’animale colpito”. I rischi maggiori per un eventuale, ma remota diffusione in Italia del virus Ebola, sarebbero legati alla questione sbarchi, come ha spiegato oggi Pietro Bartolo, coordinatore sanitario dell’isola: “I migranti arrivati in questi giorni provengono in gran parte dalla Libia e questo dovrebbe escludere la presenza di portatori del virus ebola. Ma in ogni caso è meglio stare con gli occhi aperti perché la situazione è drammatica e non è possibile procedere all’identificazione dei migranti che arrivano”.
Tra i primi a denunciare il pericolo che l’ebola potesse diffondersi attraverso gli sbarchi di migranti sono stati i senatori ex M5S Lorenzo Battista e Luis Alberto Orellana, ribadendo: “La preoccupazione c’è eccome, perché in questi giorni dall’Africa stanno arrivando centinaia e centinaia di immigrati e molti dall’Africa Centrale ed Equatoriale dove in alcuni paesi ci sono conflitti etnici e guerre civili. Si attivino dunque task force nei centri di prima accoglienza, nei porti, negli aeroporti e, in particolare a Lampedusa, Pantelleria e sulle coste dell’agrigentino”.
Redazione online

giovedì 10 aprile 2014

EBOLA: PERCHE' IN TV ANCORA NON NE PARLANO?

Mi spiacerebbe morire in questo modo ... senza una risposta, senza sapere se il MIO PAESE sta facendo qualcosa ... è giusto che le persone sappiano e inizino a fare domande. Questo articolo è ormai sul web, DIFFONDETE! 

E' chiaro quindi che al momento 10 aprile 2014 lo Stato Italiano NON STA FACENDO NULLA


EBOLA


L'ebola è un virus appartenente alla famiglia Filoviridae estremamente aggressivo per l'uomo, che causa una febbre emorragica. Il primo ceppo di tale virus fu scoperto nel 1976, nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Finora sono stati isolati quattro ceppi del virus, di cui tre letali per l'uomo. Fin dalla sua scoperta, il virus ebola è stato responsabile di un elevato numero di morti.[1] Verosimilmente il virus viene trasmesso all'uomo tramite contagio animale. Il virus si diffonde tra coloro che sono entrati in contatto con il sangue e i fluidi corporei di soggetti infetti. Considerati l'alto tasso di letalità, la rapidità del decesso, la localizzazione geografica delle infezioni (frequentemente in regioni isolate), il potenziale epidemiologico tuttavia è considerato di basso livello.
L'ebola pare essere un virus zoonotico fra le popolazioni di gorilla di pianura dell'Africa centrale. Nel 2005, tre specie di pipistrelli sono state identificate come portatrici del virus ma, non mostrando i sintomi, non sono state ritenute ospiti naturali, o riserve virali.[2]
La febbre emorragica dell'ebola è potenzialmente mortale e comprende una gamma di sintomi quali febbre,vomitodiarrea, dolore o malessere generalizzato e a volte emorragia interna e esterna. Il tasso di mortalitàè estremamente alto, variabile dal 50 al 89% secondo il ceppo virale, e un trattamento tramite vaccino non è tuttora disponibile.[3] La causa della morte è solitamente dovuta a shock ipovolemico o sindrome da disfunzione d’organo multipla.
Potenzialmente il virus potrebbe essere utilizzato come arma biologica: come agente di bioterrorismo, il virus è classificato di categoria A.[4] La sua efficacia come agente di guerra biologica tuttavia è compromessa proprio dall'elevata mortalità e dal livello di contagio: un'epidemia tipica potrebbe diffondersi attraverso un piccolo villaggio o ospedale, contagiando l'intera comunità senza poter trovare altri ospiti potenziali, morendo quindi prima di raggiungere una comunità più ampia.
È significativo che nessuno dei ceppi di ebola noti abbia una trasmissibilità di tipo aerea; solo il tipo ebola Reston (dalla città di RestonVirginia, dove fu identificato in un tipo di scimmia) sembra sia di tipo aereo.http://it.wikipedia.org/wiki/Ebola





L’epidemia ora spaventa l’Europa e l’Italia, così negli aeroporti di Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona, i principali scali dei voli provenienti dall’Africa, è stato dichiarato il codice rosso. Alcune compagnie aeree chiedono un certificato sanitario redatto da un medico del posto prima di consentire ai passeggeri africani dei Paesi colpiti di salire a bordo di qualsiasi velivolo in partenza per l’Europa. Se questa gente convinta che siano i bianchi ad ammazzarli, comincerà a farsi curare dagli stregoni l'epidemia diventerà incontrollabile. Sarebbe bene – continua il professore – che anche l’Italia iniziasse ad attivare misure di attenzione negli aeroporti e nei centri di prima accoglienza” http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/09/virus-ebola-aumentano-i-decessi-in-africa-occidentale-ora-lepidemia-spaventa-leuropa/944515/



Virus Ebola. Codice rosso in Europa. Anche Italia rischia

Nessuno ne parla, ma la violenta epidemia in corso in Guinea, potrebbe raggiungere anche il nostro Continente e quindi anche l’Italia.

A lanciare l’allarme è l’Oms e le tante organizzazioni sanitarie che stanno portando assistenza nella regione.

Purtroppo l'epidemia e l’evoluzione del virus non si è fermato ai villaggi rurali ma ha iniziato a diffondersi anche nei grandi centri urbani dove vivono 2 milioni di persone.

Questo ha fatto scattare il codice rosso negli aeroporti europei di Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona, principali scali dei voli provenienti dall'Africa.

Per gli esperti, sarebbe bene che anche l'Italia iniziasse ad attivare misure di attenzione negli aeroporti e nei centri di prima accoglienza. Il Belpaese, non ha voli diretti con le capitali dei Paesi attualmente coinvolti dall'epidemia. Ma se da una parte è positivo, dall'altra è un fattore di difficoltà poichè passeggeri infetti potrebbero arrivare dagli scali europei.

I NUMERI DELL’EPIDEMIA

L'ultimo bilancio dell'emergenza causata dal virus della febbre emorragica di Ebola, estremamente letale, è salito a 157 casi sospetti in Guinea (di cui 101 letali) e 21 nella vicina Liberia (dieci morti). Casi sospetti sono stati segnalati anche in Ghana, Mali e Sierra Leone.

Purtroppo non esistono vaccini o farmaci contro il terribile virus che si trasmette attraverso il contatto diretto con persone e animali infetti e tramite sangue, urine, latte materno.

Non si conosce ancora con certezza il serbatoio animale, ma sembra che il pipistrello sia il più probabile, spiegano gli esperti. Dopo un periodo di incubazione che va dai 2 ai 21 giorni, il virus causa una febbre violenta, mal di testa, dolori muscolari, congiuntivite e fiacchezza generale, sintomi che molto spesso fanno pensare alla malaria e portano a iniziare il trattamento col chinino. In un secondo momento, il paziente ha vomito, diarrea e talvolta rash cutaneo. Il virus si diffonde nel sangue causando problemi di coagulazione ed emorragie gravissime.

http://www.finanzautile.org/virus-ebola-codice-rosso-in-europa-anche-italia-rischia-20140408.htm


Ebola, codice rosso negli aeroporti europei, 118 le vittime in Africa. L’Oms lancia l’allarme: «Il ceppo attivo in Guinea molto cattivo, letale per 9 su 10» L’epidemia durerà altri 3-4 mesi. Alto il rischio che il virus arrivi in Europa. 

http://www.corriere.it/salute/14_aprile_09/ebola-codice-rosso-aeroporti-europei-118-vittime-africa-1b92521e-bfba-11e3-a6b2-109f6a781e55.shtml

Ebola, microbiologi: attivare le misure di sicurezza anche negli aeroporti italiani

martedì 8 aprile 2014

http://www.meteoweb.eu/2014/04/ebola-microbiologi-attivare-le-misure-di-sicurezza-anche-negli-aeroporti-italiani/275098/

“Sarebbe bene che anche l’Italia iniziasse ad attivare misure di attenzione negli aeroporti e nei centri di prima accoglienza” alla luce dell’epidemia di Ebola in corso in Guinea. E’ l’appello dei microbiologi dell’Amcli, che ricorda come il codice rosso sia gia’ scattato negli aeroporti europei di Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona, principali scali dei voli provenienti dall’Africa. “Questa e’ la vera novita’ rispetto ai passati 40 anni di piccole epidemie – spiega Pierangelo Clerici, Presidente Amcli – purtroppo questa volta il virus non si e’ fermato ai villaggi rurali, ma ha iniziato a diffondersi in un grande centro urbano dove vivono due milioni di persone e si tratta del ceppo piu’ aggressivo (ceppo Zaire). L’isolamento dei casi non basta, e’ fondamentale tracciare la catena di trasmissione”. ”Tutti i contatti dei pazienti che potrebbero essere stati contagiati – spiega l’esperto -dovrebbero essere monitorati e isolati al primo segno dell’infezione. L’Italia non ha voli diretti con le capitali dei Paesi attualmente coinvolti dall’epidemia; se da una parte e’ positivo, dall’altra e’ un fattore di difficolta’ poiche’ passeggeri infetti potrebbero arrivare dagli scali europei”. Il virus Ebola si contrae attraverso il contatto diretto con persone e animali infetti e tramite sangue, urine, latte materno. Non si conosce ancora con certezza il serbatoio animale, ma sembra che il pipistrello sia il piu’ probabile. Dopo un periodo d’incubazione che va dai 2 ai 21 giorni, il virus causa una febbre violenta, mal di testa, dolori muscolari, congiuntivite e fiacchezza generale, sintomi che molto spesso fanno pensare alla malaria e fanno iniziare il trattamento col chinino. In un secondo momento, il paziente ha vomito, diarrea e talvolta rash cutaneo. Il virus si diffonde nel sangue causando problemi di coagulazione ed emorragie gravissime. Familiari e operatori sanitari che curano i pazienti sono a elevato rischio di contrarre l’infezione. Alcune compagnie aeree chiedono un certificato sanitario redatto da un medico del posto prima di consentire ai passeggeri africani di salire a bordo di qualsiasi velivolo in partenza per l’Europa.

martedì 1 aprile 2014

Raffaella Amoruso per "Il senso della vita"


Con la presente per informarLa che 

Raffaella Amoruso
Artista poliedrica biellese, sarà presente alla
Mostra Internazionale di Arte Contemporanea dal titolo: 
“Il senso della vita” che si terrà dal 26 aprile al 24 maggio presso lo Spazio Museale Sabrina Falzone
via Giorgio Pallavicino, 29 Milano
In pieno centro storico.
Vernissage: sabato 26 aprile dalle ore 18 alle ore 20.
-“Per la qualità esecutiva e la sensibilità tematica della sua ricerca artistica” -
Titolo: “Rispetto, no al femminicidio” 
Titolo: “Il senso della vita”