giovedì 27 settembre 2012

POST DA BLOG AMICI : GLI OCCHI SONO LO SPECCIO DELL'ANIMA

ALLA RICERCA DEL TASSELLO MANCANTE – La lacrima

by Tonina Perrone
Lacrima

Sente la fatica per quella salita, il terreno è impervio .
Si ferma per riprendere il fiato , si guarda intorno.
Il paesaggio le ricorda un parco montano, sono memorie dolci e lontane.
Non deve farsi prendere dall’emozioni deve pensare al traguardo .
Riprende, affonda il passo ; l’aria comincia ad essere rarefatta .
La musica è in lei, circola in ogni cellula come l’ossigeno .
In questo viaggio ha rinunciato a tutto , ma non alla scatola magica.
Un piccolo scrigno pieno di mille emozioni costruite con le note degli esperti folletti del pentagramma, abbinate a immagini e visioni conosciute solo dalla sua anima .
Non aveva condiviso con nessuno i sentimenti del suo cuore, soltanto un’ombra era riuscita ad insinuarsi nella sua essenza .
Da oltre un anno viveva in lei come parte integrante, era là come un fantasma in un castello .
Molte volte si era illusa di poter fare a meno di quella presenza , ma i suoi contorni familiari, presentandosi alla sua anima, la avvolgevano in sensazioni di antiche beatitudini, di serenità e d' angoscia .
Avverte anche ora la sua presenza e con serenità parla al vento:
- Vattene !Lasciami andare via. Non è forse questo quello che volevi ? Prima arrivi , avvolgi , abbracci con soffi infiniti , ma al tempo stesso usurpi , aspiri vitalità senza ritegno; lance nel cuore stillano dolori , lance nel cervello ricordano che tu esisti . Povero cervello super-razionale ignaro del tuo potere diabolico e angelico . Giudichi senza sapere quello che sento ! Dimentichi che io esisto, che sono !
Per te sono un luogo dove puoi affondare i tuoi colpi liberando le tue forze oscure . Mi accusi di tramare contro di te , magari avessi tali poteri !
Si meraviglia nel sentire la sua voce trasformata in eco e comprende quanto dolore ha nelle anse del suo essere.
Poi sente come una esplosione dentro la sua anima e infine un secco silenzio .
Una lacrima scende lenta, brilla sotto il sole che è ormai alto nel cielo.
La raccoglie sul palmo della mano in quella piccola goccia c’è chi viveva in lei da sempre , da un anno , da un giorno. Non importa, ora non c’è più.
Porge la mano al vento, i suoi soffi leggeri disperdono quella goccia amara in infinite lacrime .
Adesso può continuare il suo cammino , sa che avrà il vuoto nell’anima , ma così è scritto da qualche parte in un libro antico che solo ad Uno è permesso di vedere , leggere, cancellare ,mutare , possedere.
Si volta. Vede l’ombra dissolversi al sole , il cuore avverte il freddo della morte , ma non c'è più tempo per pensare.